mercoledì 6 aprile 2011

Due anni ed è tutto come il 6 aprile 2009

L'Aquila, la notte del ricordo. 
In 18mila piangono le vittime del sisma
La fiaccolata organizzata dalle associazioni dei familiari delle vittime ha fatto brillare il cuore della città.
Migliaia di persone, in silenzio, hanno ricordato i 309 morti nei crolli provocati dal terremoto del 6 aprile 2009.
di PIERA MATTEUCCI

L'AQUILA - Buio, silenzio e cielo pieno di milioni di stelle. Il tremore di migliaia di fiammelle che accende di rosso fuoco il cuore ferito dell'Aquila. 309 rintocchi e 309 nomi: gli aquilani alle 3.32 si fermano per il secondo anno a ricordare chi, a causa del sisma del 6 aprile 2009, non c'è più. Come l'anno scorso un lungo corteo è partito dalla Fontana Luminosa per percorrere senza rumore le strade intorno alla zona rossa.
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3.32, rintocchi e lacrime. Il primo suono sordo della campana della Anime Sante è un colpo al cuore per tutti. E durano tantissimo i 309 rintocchi dedicati alle vittime del sisma. Piazza Duomo, che da due anni non sente più i rumori di una vita normale, sprofonda in un silenzio ancora più immenso, interrotto solo da qualche singhiozzo: sembra che la gente trattenga perfino il respiro per evitare qualsiasi suono. Poi la lista dei nomi di coloro che non ci sono più chiude la lunga notte dedicata al ricordo.



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