martedì 12 ottobre 2010

Aquila 10/10/10


Un'esperienza straordinaria entrare nella Zona Rossa, una città fantasma che però resta viva, grazie all'amore dei suoi abitanti, che ostinatamente, caparbiamente, ogni volta che possono si sporgono oltre il recinto e si dicono "guarda, quella era la mia casa, guarda, laggiù abitava mia figlia, si vede il terrazzino dietro quell'angolo...guarda..." Quante frasi così abbiamo sentito durante questa lunga giornata, mentre con il disegno cercavamo di fare sentire la nostra solidarietà a queste povere persone; c'era il signore entrato di nascosto dietro al nostro gruppo, senza caschetto, che, quando il Vigile ha chiesto " E tu che stai a fare qua?" ha risposto " E che vuoi che faccia? Sto a guardare la me casa!" ; c'era la signora che mi ha visto seduta in terra a disegnare una porticina in un vicolo e mi ha ringraziato per quello che stavamo facendo; c'era nello stesso vicolo un giovanotto che si è fermato alla sbarra a guardare tutto intento, dentro la Zona Rossa, e piangeva, ed io ho fatto finta di non vedere, mi sono curvata di più sul mio disegno...
Grazie per questa esperienza, io ho fatto quello che ha chiesto Totò, ho raccontato quello che ho visto, la mia collega ha detto " Ma io credevo che avessero già quasi ricostruito!" e al mio racconto si è commossa.

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